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      Gli anarchici che vi lavorano dentro non possono sempre condursi da anarchici come non si può condursi da anarchici vivendo nella società attuale, ma vi possono costituire dei gruppi anarchici che esercitino un’azione di propulsione e di controllo e debbono condursi da anarchici quanto più è possibile.
      Vi sono in Italia varie grandi organizzazioni operaie. Noi dobbiamo lavorare e lottare in tutte quante, perchè in tutte vi sono sfruttati che han bisogno di emanciparsi, in tutte si può far propaganda e dar l’esempio dell’energia e dello spirito di solidarietà. Dove è il caso, dobbiamo preferire quelle che più si avvicinano a noi, ma non dobbiamo abbandonare le altre al monopolio dei nostri avversari. E dobbiamo appoggiarci ed intenderci tra noi per il lavoro che facciamo nelle varie organizzazioni e per l’atteggiamento da prendere e per l’azione da svolgersi nelle varie occasioni.
      Perciò io proporrei che tutti gli anarchici che si trovano in grado di esercitare dell’influenza nelle organizzazioni operaie stabiliscano tra di loro un’intesa permanente e si tengano in rapporti regolari per agire d’accordo.
      b. La funzione del sindacato nel periodo transitorio35
      Il mio articolo recente su Sindacalismo e Anarchismo ha suscitato dei dubbi in alcuni compagni, che pur sono d’accordo sulla tesi generale ch’io sostenevo.
      Uno di essi mi scrive:
      “Visto che non salteremo a piè pari dalla società borghese a quella anarchica bell’e organizzata, non potrebbero essere i sindacati – quelli dei mestieri utili, si capisce, non quelli dei marmisti o dei gioiellieri!


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Rivoluzione e lotta quotidiana
di Errico Malatesta
pagine 338

   





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