Per convincersene basta osservare quello che sono le maggiori organizzazioni operaie nei paesi in cui vi è molta organizzazione e poca propaganda, o tradizione rivoluzionaria.
c. L'illusione dello sciopero generale36
Lo “sciopero generale” è certamente un’arma potente di lotta nelle mani del proletariato ed è, o può essere, un modo ed un’occasione per determinare una radicale rivoluzione sociale.
Eppure io mi domando se l’idea dello sciopero generale ha fatto più male che bene alla causa della rivoluzione!
In realtà io credo che nel passato il male abbia superato il bene; e che oggi potrebbe essere il contrario, cioè potrebbe lo sciopero generale essere veramente un mezzo efficace di trasformazione sociale solo se fosse inteso e praticato in modo diverso da quello che usavano i vecchi sciopero-generalisti.
Nei primi tempi del movimento socialista, e specialmente in Italia ai tempi della prima Internazionale, quando era fresca ancora la memoria delle lotte mazziniane ed erano vivi in gran parte gli uomini che avevano combattuto per “l’Italia”, nelle file garibaldine e che si trovavano disillusi ed indignati per lo scempio che monarchici e capitalisti facevano dell’Italia vera, si comprendeva chiaramente che il regime sostenuto dalle baionette non poteva essere abbattuto se non convertendo in difensori del popolo una parte dei soldati e vincendo in lotta armata le forze di polizia e quella parte di soldati restata fedele alla disciplina.
E perciò si cospirava, cioè si faceva propaganda attiva tra i soldati, si cercava di armarsi, si preparavano piani di azione militare.
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