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      Comprende ora n. g. perchè noi facciamo appello a tutti i lavoratori al disopra di ogni distinzione di partito? Comprende perchè i borghesi, che la rivoluzione temono, si sforzano per dipingerci nemici dei socialisti? Comprende perchè quei capi socialisti e repubblicani che non vogliono nè il socialismo nè la repubblica cercano di boicottarci?
      Noi siamo convinti che tutti i lavoratori ribelli, malgrado le differenze di denominazioni e di diversi quadri in cui militano, hanno in fondo gli stessi sentimenti, lo stesso desiderio ardente di emancipazione umana. E noi ci sentiamo fratelli con tutti e vogliamo lottare il più possibile d’accordo con tutti.
      Se attacchiamo spesso e volentieri certi dirigenti socialisti è perchè li vediamo sempre lavorare contro la rivoluzione, ed i più interessati a mandarli via quali traditori del socialismo sono proprio i socialisti veri e sinceri.
      Se attacchiamo certi capi repubblicani è perchè sappiamo che la repubblica non la vogliono fare, perchè li abbiamo visti mandare al macello i loro ingenui seguaci mentre essi restavano a casa per trescare nella Reggia e nei ministeri, per far quattrini e per fare la spia; e di quei capi, che han macchiato e tradito la loro bandiera, i repubblicani sinceri sono i più interessati a sbarazzarsi.
      Ci riflettano i lavoratori socialisti e repubblicani e vedranno da che parte stanno i loro amici e i loro nemici.
      b. Le due vie: riforme e rivoluzione45
      Tutta la cosiddetta legislazione sociale, tutte le misure statali intese a “proteggere” il lavoro ed assicurare ai lavoratori un minimo di benessere e di sicurezza e così pure tutti i mezzi adoperati da capitalisti intelligenti per legare l’operaio alla fabbrica con premi, pensioni ed altri benefizi, quando non sono una menzogna ed una trappola, sono un passo verso questo stato servile che minaccia l’emancipazione dei lavoratori ed il progresso dell’umanità.


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Rivoluzione e lotta quotidiana
di Errico Malatesta
pagine 338

   





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