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      Obbligarli colla forza? allora non solo addio anarchia, ma addio ogni qualsiasi rivolgimento per il meglio. La Russia insegni.
      Dunque?
      Ma, rispondono generalmente i compagni, i contadini comprenderanno i vantaggi del comunismo o almeno della permuta diretta tra merce e merce.
      Sta benissimo; ma non certo in un giorno, e la gente non può restare senza mangiare nemmeno un giorno.
      Io non ho inteso proporre delle soluzioni.
      Intendo piuttosto richiamare l’attenzione dei compagni sopra problemi gravissimi, di fronte ai quali ci troveremo nella realtà di domani.
      b. anarchia e anarchismo67
      Il mio ultimo articolo sull’argomento ha attirato l’attenzione di parecchi compagni e mi ha procurato osservazioni e domande numerose.
      Forse non fui abbastanza chiaro; forse anche disturbai le abitudini mentali di alcuni che più di tormentarsi il cervello amano adagiarsi sulle formule tradizionali e sono infastiditi da tutto ciò che li costringe a pensare.
      In ogni modo io cercherò di spiegarmi meglio, contento se coloro a cui quello che dico sembra alquanto eretico vorranno intervenire nella discussione e concorrere a determinare un programma pratico di azione, che possa servirci di guida nei prossimi rivolgimenti sociali.
      I nostri propagandisti si sono finora occupati principalmente della critica della società attuale e della dimostrazione della desiderabilità e della possibilità di un nuovo ordinamento sociale fondato sul libero accordo, in cui tutti potessero trovare, nella fratellanza e nella solidarietà e colla più completa libertà, le condizioni per il massimo sviluppo materiale, morale ed intellettuale.


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Rivoluzione e lotta quotidiana
di Errico Malatesta
pagine 338

   





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