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      Oggi in tutti i paesi del mondo la via è preclusa dai privilegi conquistati attraverso una lunga storia di violenze e di errori, da certe classi, che oltre la supremazia intellettuale e tecnica che deriva loro da quei privilegi, dispongono per difendere la loro posizione della forza bruta assoldata nelle classi soggette e ne usano, quando occorre, senza scrupoli e senza limite. Perciò è necessaria una rivoluzione, la quale distrugga lo stato di violenza nel quale oggi si vive e renda possibile la pacifica evoluzione verso sempre maggiore libertà, maggiore giustizia, maggiore solidarietà
      Quale dovrebbe essere la tattica degli anarchici prima, durante e dopo la rivoluzione?
      Quello che sarebbe necessario fare prima della rivoluzione per prepararla ed attuarla la censura forse non lo lascerebbe dire; ed in ogni modo è sempre un argomento che si tratta male in presenza del nemico. Ci sarà però lecito il dire che bisogna restare sempre se stessi, propagare ed educare il più possibile, fuggire ogni transazione col nemico e tenersi pronti, almeno spiritualmente, per afferrare tutte le occasioni che si possono presentare.
      Durante la rivoluzione?
      Incominciamo col dire che la rivoluzione non la possiamo fare noi soli; e non sarebbe, a parte la questione della forza materiale, nemmeno desiderabile il farla da soli; perchè se non si mettono in movimento tutte le forze spirituali del paese e con esse tutti gl’interessi e tutte le aspirazioni palesi o latenti che stanno nel popolo, la rivoluzione sarebbe un aborto.


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Rivoluzione e lotta quotidiana
di Errico Malatesta
pagine 338