Pagina (308/338)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Insomma noi restiamo fermi nelle idee che fin dall’origine sono state l’anima del movimento anarchico e non abbiamo proprio nulla da rinnegare. Diciamo questo non a titolo di merito, poichè se credessimo di essere nel passato caduti in errore sentiremmo il dovere di confessarlo e di correggerci; ma lo diciamo perchè è un fatto. E chi conosce gli scritti di propaganda sparsi un po’ dappertutto dai fondatori di questa rivista ben difficilmente riuscirebbe a trovare una sola contraddizione tra quello che diciamo ora e quello che dicevamo già più di cinquant’anni or sono.
      Non è dunque di “revisione” che si tratta, ma di sviluppo delle idee e della loro applicazione alle contingenze attuali.
      Quando le idee anarchiche erano una novità che meravigliava e sbalordiva e non si poteva che far la propaganda in vista di un lontano avvenire e gli stessi tentativi insurrezionali ed i processi volontariamente provocati ed affrontati non servivano che a richiamare l’attenzione pubblica a scopo di propaganda, poteva bastare la critica della società attuale e l’esposizione dell’ideale a cui si aspirava. Anche le questioni di tattica non erano in fondo che questioni sui mezzi migliori per propagare le idee e preparare gl’individui e le masse alle agognate trasformazioni.
      Ma oggi i tempi sono più maturi, le circostanze sono cambiate, e tutto fa credere che, in un tempo che potrebbe essere imminente ma che certo non è molto lontano, ci troveremo nella possibilità e nella necessità di applicare le teorie ai fatti reali e mostrare che non solo abbiamo più ragione degli altri per la superiorità del nostro ideale di libertà, ma anche perchè le nostre idee ed i nostri metodi sono i più pratici per il raggiungimento del massimo di libertà e di benessere possibile allo stato attuale della civilizzazione.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Rivoluzione e lotta quotidiana
di Errico Malatesta
pagine 338