Pagina (330/338)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Alcuni compagni, forse suggestionati ancora dalle vanterie socialiste e dalle illusioni che fece nascere la rivoluzione russa, credono che il compito degli autoritari sia più facile del nostro perchè essi hanno un “piano”; impossessarsi del potere e imporre con la forza i loro sistemi.
      Ciò non è vero. Il desiderio di afferrare il potere socialisti e comunisti ce l’hanno certamente, ed in date circostanze possono riuscirci. Ma i più intelligenti tra loro sanno bene che stando al potere potrebbero bensì tiranneggiare il popolo e sottoporlo ad esperimenti capricciosi e pericolosi, potrebbero sostituire alla borghesia attuale una nuova classe privilegiata, ma il socialismo non potrebbero farlo, il “piano” non potrebbero applicarlo. Come si può mai distruggere una società millenaria e fondare una nuova e migliore società con decreti fatti da pochi uomini ed imposti colle baionette! Ed è questa la ragione onesta (delle altre meno confessabili ragioni non voglio occuparmi) è questa la ragione onesta per la quale in Italia socialisti e comunisti negarono il loro concorso ed impedirono la rivoluzione quando c’era la possibilità di farla. Essi sentivano che non avrebbero potuto dominare la situazione ed avrebbero dovuto o lasciar libero il campo agli anarchici o farsi strumenti della reazione. Nei paesi poi dove al potere ci sono andati si sa quello che hanno fatto.
      Il compito nostro, se solamente avessimo la forza materiale per sbarazzarci della forza materiale che ci opprime, sarebbe di molto più facile, perchè noi non pretendiamo dalla massa se non quello che la massa è capace e vogliosa di fare, limitandoci a fare tutto quello che possiamo per svilupparne la capacità e la volontà.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Rivoluzione e lotta quotidiana
di Errico Malatesta
pagine 338

   





Italia