Pagina (4/122)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Dunque, oggi come oggi, al partito socialista (nel quale comprendo anche gli anarchici non individualisti) incombe la difesa della libertà.
      Questa lotta, secondo me, deve essere combattuta su tutti i terreni – compreso quello delle elezioni – ma non su quello esclusivamente.
      I socialisti anarchici non hanno bisogno di candidati propri: essi non aspirano al potere e non sanno che farsene. Ma essi devono protestare contro la reazione governativa, prendendo parte all'agitazione elettorale, e va da sè che fra un candidato crispino o rudiniano o zanardelliano, disposto a votare stati di assedio, leggi eccezionali, eleggibilità di candidati politici – e magari massacri di moltitudini affamate – e un socialista o repubblicano sincero, sarebbe follia preferire il primo.
      Essi però possono e devono dir chiaro e tondo al popolo, che non s'illudono come taluni socialisti, di poter far breccia a colpi di schede nella cittadella borghese e conquistarla.
      Essi però possono e devono dire ai socialisti stessi che il voto è un episodio della lotta per il Socialismo, e non il più importante; la vera lotta deve essere fatta nel paese e col paese sul terreno economico e sul politico.
      «L'emancipazione dei lavoratori deve essere opera dei lavoratori»; non può essere opera dei politicanti.
      Ecco la mia opinione sulla più grave ragione di dissidio tra socialisti ed anarchici.
      Sventuratamente questi e quelli si son fatti del male – e, quel che è più, – si son detti delle insolenze reciprocamente: e il ricordo fa velo ai loro occhi e impedisce loro di considerare il vero interesse della causa.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Anarchismo e democrazia
Soluzione anarchica e soluzione democratica del problema della libertà in una società socialista
di Errico Malatesta - Francesco Saverio Merlino
pagine 122

   





Socialismo