Nullameno faremo forza a noi stessi ed apriremo intero l'animo nostro. Se altri ci troverà troppo intransigenti, ce lo perdoni in considerazione del fatto che in carcere ed al coatto ci siamo stati anche noi, che siamo sempre esposti a tornarci e che possiamo permetterci di essere severi con gli altri perchè abbiamo la coscienza che sapremmo essere severi con noi stessi. In quanto agli amici candidati essi ce lo perdoneranno di certo perchè sapranno apprezzare i nostri motivi: anzi di alcuni di loro sappiamo che sono completamente d'accordo con noi sull'argomento. La candidatura protesta, specialmente quando si è sicuri che l'eletto non vorrà a nessun costo fare il deputato, non è per se stessa contraria ai nostri principi e nemmeno alla nostra tattica; ma è nullameno una porta aperta all'equivoco ed alle transazioni. È il primo passo su di un pendio sdrucciolevole sul quale difficile è l'arrestarsi.
Già se si vuol votare per un candidato di protesta, bisogna essere elettore; quindi bisogna iscriversi, e chi non si iscrive è un negligente che non prepara i mezzi per raggiungere i suoi fini. Un passo ancora, un piccolo passo, e diremo anche noi, imitando i socialisti: Non è buon anarchico chi non si iscrive elettore. E quando si è iscritti e non si ha sotto mano un candidato protesta, forte è la tentazione di andare a votare lo stesso... per favorire un amico o per far dispetto ad un avversario. Siamo uomini tutti e costa tanto poco l'andare a mettere una scheda dentro un'urna.
| |
Anarchismo e democrazia
Soluzione anarchica e soluzione democratica del problema della libertà in una società socialista
di Errico Malatesta - Francesco Saverio Merlino
pagine 122 |
|
|
|