Il parlamentarismo è una forma di governo; e un governo significa potere legislativo, potere esecutivo e potere giudiziario; significa violenza, coazione, imposizione con la forza della volontà dei governanti ai governati.
Un esempio chiarirà il nostro concetto. I vari Stati d'Europa e del mondo stanno in rapporto tra di loro, si fanno rappresentare gli uni presso gli altri, organizzano servizi internazionali, convocano congressi, fanno la pace o la guerra, senza che vi sia un governo internazionale, un potere legislativo che faccia la legge a tutti gli Stati, ed un potere esecutivo che a tutti l'imponga.
Oggi i rapporti tra i diversi Stati sono ancora in molta parte fondati sulla violenza e sul sospetto. Alle sopravvivenze ataviche delle rivalità storiche, degli odi di razza e di religione e dello spirito di conquista, si aggiunge la concorrenza economica creata dal capitalismo, cosicchè siamo ogni giorno minacciati dalla guerra ed ogni giorno vediamo i grossi Stati far violenza ai piccoli.
Ma chi oserebbe sostenere che per rimediare a questo stato di cose bisognerebbe che ogni Stato nominasse dei rappresentanti, i quali, riunitisi stabilissero tra loro, a maggioranza di voti, i principi del diritto internazionale e le sanzioni penali contro i trasgressori e man mano legiferassero su tutte le questioni tra Stato e Stato; ed avessero a loro disposizione una forza per far rispettare le loro decisioni?
Questo sarebbe il parlamentarismo esteso ai rapporti internazionali; e lungi dall'armonizzare gl'interessi dei vari Stati e distruggere le cause dei conflitti, tenderebbe a consolidare il predominio dei più forti e creerebbe una nuova classe di sfruttatori e di oppressori internazionali.
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Anarchismo e democrazia
Soluzione anarchica e soluzione democratica del problema della libertà in una società socialista
di Errico Malatesta - Francesco Saverio Merlino
pagine 122 |
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