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      Qualche cosa di questo genere esiste di gią in germe nel «concetto» delle grandi potenze, e tutti ne vediamo gli effetti liberticidi.
      Ed ancora due parole sulla questione dell'astensionismo elettorale. MERLINO continua a parlare dell'attivitą propagandista che si puņ spiegare per mezzo delle elezioni; ma non pensa a quello che si potrebbe fare se, respingendo la lotta elettorale, si portasse quell'attivitą sopra un altro campo pił consono coi nostri principi e coi nostri fini.
      MERLINO non crede nella conquista dei poteri pubblici; ma noi non vorremmo questa conquista, nč per noi nč per altri, neanche se la credessimo possibile. Noi siamo avversari del principio di governo, e non crediamo che chi andasse al governo si affretterebbe poi a rinunziare al potere conquistato. I popoli che vogliono la libertą demoliscono le Bastiglie, i tiranni invece, domandano di entrarvi e fortificarvisi, colla scusa di difendere il popolo contro i nemici. Quindi noi non vogliamo che il popolo s'abitui a mandare al potere i suoi amici, o pretesi tali, e ad attendersi l'emancipazione dalla loro ascesa al potere.
      L'astensione per noi č una questione di tattica; ma č tanto importante che, quando vi si rinunzia, si finisce col rinunziare anche ai principi. E ciņ per la naturale connessione dei mezzi col fine.
      MERLINO si duole di non essere completamente d'accordo nč con noi nč coi socialisti democratici; ma dice che non si puņ disdire. Noi non gli domandiamo certamente di disdirsi, contro le sue convinzioni e contro la sua coscienza.


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Anarchismo e democrazia
Soluzione anarchica e soluzione democratica del problema della libertą in una societą socialista
di Errico Malatesta - Francesco Saverio Merlino
pagine 122

   





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