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      Ora poi, se a voi è permesso di dire dopo le elezioni che esse sono riuscite una splendida affermazione del Socialismo, non poteva esser vietato a me di dire prima delle elezioni che bisognava fare in modo che riescissero una siffatta affermazione. Se non osta ai principii anarchici che voi vi congratuliate del trionfo dei socialisti, non deve neppure ostare che io dichiari che lo desideravo. Le vostre congratulazioni non sarebbero venute se qualcuno non avesse lavorato per il trionfo del Socialismo nelle elezioni. Ed io non ho torto se mi ostino a sostenere che gli anarchici possono fare assai meglio che stare a guardare e congratularsi del trionfo degli altri.
      Al Governo non basta per continuare ad esistere la forza materiale delle baionette: gli ci vuole anche una forza morale che esso chiede alle elezioni – una apparenza di consentimento popolare. E l'acquisto di questa forza morale noi dobbiamo contendergli: perchè ridotto alla sola forza materiale, noi potremo combatterlo con successo alla prima occasione.
      Un'ultima parola. Voi dite che tutti gli anarchici sono astensionisti. Oh! quanto v'ingannate! Gli astensionisti più accaniti votano ora pei repubblicani, ora pei socialisti, ora per amici personali senza parlare degli Azzaretti che non sono pochi! Quello che si guadagna con la tattica astensionista è di partecipare alle elezioni, non in nome dei nostri principi ma sotto falso nome e a beneficio di altri partiti.
     
     
      MALATESTA
     
      CONCEZIONE INTEGRALE DELL'ANARCHIA
     
      Risposta di MALATESTA sull'Agitazione del 19 aprile 1897.


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Anarchismo e democrazia
Soluzione anarchica e soluzione democratica del problema della libertà in una società socialista
di Errico Malatesta - Francesco Saverio Merlino
pagine 122

   





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