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      Infine, perchè mai MERLINO ha voluto chiudere la sua lettera con delle insinuazioni, che, viste le relazioni in cui in questo momento egli si trova con gli anarchici, sono almeno di cattivo gusto? MERLINO si dice sempre anarchico e si sforza per farci concepire l'anarchia come l'intende lui e per farci accettare la tattica sua; ed è suo diritto. Ma perchè piglia un tono che si può forse usare coll'avversario che non ci importa di offendere, ma non conviene con compagni che si vuole convincere ed attirare?
      Già tempo fa, rispondendo nel Messaggero al MALATESTA che aveva parlato della «incipiente riorganizzazione» del partito anarchico, MERLINO ne faceva le beffe, quando egli sapeva che gli anarchici si riorganizzavano davvero, ed avevano già ottenuto dei risultati modesti sì, ma ben reali. Ora poi viene a tirar fuori gli anarchici che si dicono astensionisti e votano, e ci butta sul viso l'Azzaretti, che noi stessi abbiamo denunziato in queste colonne.
      Ebbene se vi sono degli «astensionisti» che votano – e sappiamo che ve ne sono di fatto – ciò vuol dire o che non hanno coscienza completa delle opinioni che professano, oppure che non trovano in mezzo agli anarchici la forza sufficiente per resistere alle influenze dal di fuori: ed il rimedio non è di rinunziare tutti al programma, o di aumentare le cause di confusione e di debolezze, ma di accrescere la coscienza degl'individui e di rinforzare l'organizzazione del partito.
      E se poi vi sono anche dei farabutti, che si vendono, non c'è che da scoprirli e cacciarli.


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Anarchismo e democrazia
Soluzione anarchica e soluzione democratica del problema della libertà in una società socialista
di Errico Malatesta - Francesco Saverio Merlino
pagine 122

   





Messaggero Azzaretti