Voi vedete la differenza.
Ad ogni modo voi riconoscete che la discussione che io ho fatta in proposito nell'articolo della Revue Socialiste è interessante ed utile. Ma ecco che la preoccupazione di confondervi coi socialisti-democratici vi assale, e voi soggiungete: «ma (la questione) non ha nulla a vedere colle differenze che dividono democratici ed anarchici». Come se io nel mio articolo mi fossi proposto di trattare soltanto di queste divergenze!
Ma il collettivismo dei socialisti democratici – voi dite – più che un sistema di distribuzione dei prodotti del lavoro, è il sistema dell'organizzazione socialista per opera dello Stato. È un'asserzione, ne converrete con me, un po' troppo cruda, e che mette in un fascio i socialisti-democratici coi socialisti di Stato. I socialisti democratici respingono e combattono il socialismo di stato, e bisogna tener loro conto, almeno della buona intenzione.
Il collettivismo per essi non è il sistema dello Stato grande capitalista e grande anzi unico proprietario; ma è il sistema in cui la società (nella sua grande capacità collettiva) amministra il patrimonio pubblico dei mezzi di produzione e forma il piano generale di produzione distribuendo i prodotti in ragione del lavoro di ciascuno. Che questo sistema possa menare, contro la volontà dei suoi sostenitori, ad una specie di socialismo di stato, è un'altra questione: dipende dalla modalità del sistema, dal modo con cui funziona questa società nella sua capacità collettiva, dal come sarà organizzata.
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Anarchismo e democrazia
Soluzione anarchica e soluzione democratica del problema della libertà in una società socialista
di Errico Malatesta - Francesco Saverio Merlino
pagine 122 |
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