A parte quest'errore d'interpretazione, col quale mi si fa dare come un fatto quello che io dico che si deve fare, MERLINO non risponde agli argomenti del mio articolo, ed io non ho che da rimandare i lettori a quell'articolo.
E invece egli insiste sulla necessità di una forma di governo e di parlamento, perchè la società possa vivere e funzionare. «Abolito il municipio, che è un piccolo governo», egli dice, «chi penserà alle strade, all'illuminazione, all'arginatura dei fiumi ed a tante altre opere d'interesse comune?». «Vi penseranno tutti? Ciascuno a modo suo? O non vi penserà nessuno? O s'incaricheranno alcuni di provvedere a questi pubblici servizi nel pubblico interesse? E saranno questi incaricati arbitri di agire a loro modo o saranno sottoposti al volere della popolazione? E la popolazione avrà un volere unico o possono sorgere fra essa pareri diversi? Ed in questo caso si dovrà scegliere tra l'uno e l'altro? E come? Si riunirà il popolo in massa per deliberare su ciascuna questione che si presenti? Ovvero si riuniranno soltanto i rappresentanti o delegati di vari gruppi?».
Ecco: io credo che gl'incaricati dei pubblici servizi saranno le associazioni di coloro che lavorano in ciascun servizio; che queste associazioni dovranno badare nello stesso tempo al benessere dei loro membri ed al comodo del pubblico, e che saranno impossibilitate a prevaricare dal controllo dell'opinione pubblica, dai legami di dipendenza reciproca colle altre associazioni e dal diritto di tutti ad entrare nelle singole associazioni ed usare dei mezzi di produzione che esse adoperano.
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Anarchismo e democrazia
Soluzione anarchica e soluzione democratica del problema della libertà in una società socialista
di Errico Malatesta - Francesco Saverio Merlino
pagine 122 |
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