INDICE
Discorso pronunciato a Genova il 2 gennaio 1848
Ai popoli d'Italia
Dal «Diario del Popolo» di Genova,dopo l'armistizio Salasco
Programma del nuovo «Diario del popolo»
I corpi franchiL'obolo per Venezia
Aggressione al «Circolo italiano»
Fratelli, caricate i vostri fucili!
Insurrezione e Costituente
L'insurrezione ora è un fattoLe due Costituenti
I candidati alla Costituente
Proclama al popolo dello Stato Romano
Governo e armata di popoloIl cristianesimo e lo sviluppo democratico del popolo
Basta con le mezze misure: Chi rompe, pagaFratelli d'Italia
Un triduo prima del combattimentoLa battaglia è cominciata
DISCORSO PRONUNCIATO A GENOVA IL 2 GENNAIO 1848
Mi permetterete alcune brevi parole. Ciò ch'io vi dirò sarà esposto peggio che da qualsiasi altro, ma credo che esprimerà il pensiero di quanti qui siamo. E vi hanno idee care cosí che non basta il pensarle, ma piace ripeterle a sé medesimi, e si sente la necessità d'incarnarle nella parola, come l'artista che vagheggia il suo concetto espresso nell'opera della sua mano. Concedete adunque che io per pochi istanti pensi, direi cosí, a voce alta ciò che pensate voi tutti nell'anima vostra.
È la seconda volta che noi, prima divisi dalla fortuna, ci troviamo stretti insieme. La prima volta fu il X Dicembre sul mortaio di Portoria, l'altra è questa; là sentimmo la necessità di essere uniti, qui la proclamiamo.
Cento anni silenziosi eran passati sul fatto che allora salutavamo — e di vero chi avrebbe potuto parlarne? o chi, potendo, l'avrebbe voluto?
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