Ecco perché la di lei pronta convocazione è fremito generale in Italia; è cosí essenziale condizione di vita che chi le opponesse il menomo intralcio tradirebbe la patria.
E nondimeno, ripetiamo, noi riconosciamo quant'altri la necessità della Costituente romana. Però il problema che ora massimamente importa di sciogliere ci pare sia quello di coordinare le due Costituenti l'una coll'altra, anzi di renderle una cosa sola, facendo della prima il nucleo della seconda.
Un progetto che adempie mirabilmente a queste condizioni è rappresentato dai commissarii dei circoli toscani, presso i circoli di Roma. Noi lo riferiamo sommariamente.
I commissarii toscani consigliano al governo di decretare che nelle prossime elezioni (del 21 corrente) i deputati ricevano dagli elettori nello stesso tempo un «doppio mandato»; cioè l'uno per la Costituente romana, l'altro per la Costituente nazionale, cosicché la convocazione della prima costituirebbe anche la convocazione dei deputati romani per la seconda che le elezioni del resto dell'Italia si affretterebbero a completare. La successione quindi dell'una coll'altra si renderebbe in tal guisa facile e pronta non solo, ma volendo, potrebbero essere l'una e l'altra simultanee.
Noi aderiamo totalmente a questo progetto e come romani e come italiani. Lo crediamo l'unico che valga a nazionalizzare la Costituente provinciale; epperò noi lo raccomandiamo caldamente al governo ed al popolo.
Roma, 4 gennaio 1849
I CANDIDATI ALLA COSTITUENTE(11)
Il giornale, essendo prossime le elezioni, crede suo debito di esporre brevemente i principii che lo dirigono nel raccomandare al pubblico gli uomini che esso vorrebbe scelti a rappresentanti del paese.
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