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      Anche le maggiori libertà municipali, preparate dal defunto ministero e volute da un bisogno prepotente in Italia, aspettano da' nostri rappresentanti una definitiva consacrazione. Da essi noi attendiamo del pari ordini migliori nell'amministrazione della giustizia civile e criminale che soprattutto ne garantiscano dalla lentezza, dall'indisciplina e dalla corruzione attuale. Provvedere a che siano diffusi i benefici dell'istruzione principalmente popolare, aiutare la progressiva emancipazione del povero, migliorare le condizioni del contadino coll'impiego di capitali che fecondino la terra che egli coltiva, schiudere nuove fonti di ricchezza aprendo strade e favorendo industrie e commercio, queste sono le opere cui deve provarsi la nuova Assemblea, queste le condizioni del mandato per gli uomini che voi onorerete col vostro suffragio.
      Altra quistione esiste, agitata e decisa ormai in varie parti d'Europa, che qui si presenta piú facile a sciogliersi, offrendosi un terreno vergine e ingenti risorse da porre a partito. Non v'ha forse paese piú infelice e trascurato sulla sua posizione economica, piú inceppato dalle «mani morte» nella circolazione e produzione della ricchezza. Però, mentre le altre contrade godono i vantaggi dell'abolizione d'ogni vincolo feudale, noi ci troviamo qui poveri ma innanzi a ingenti risorse accumulate in cui un governo rigoroso e popolare potrebbe aprire una nuova fonte di potenza e di prosperità. L'abolizione dei fidecommessi e delle primogeniture, iniziata dall'ultimo parlamento romano, è un gran passo che conduce necessariamente in questa via.


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Pagine politiche
di Goffredo Mameli
pagine 67

   





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