LA BATTAGLIA È COMINCIATA(18)
Romani e Toscani fratelli! Il cannone tuona lungo le rive del Po! I Liguri e i Subalpini s'avvallano in compatte falangi sulle sponde cruente del sangue dei nostri martiri. Fratelli Italiani udite! un fragor lontano percuote le vostre orecchie, è l'eco solenne di tremenda battaglia. Il sospiro di tanti secoli, il fremito dell'anima vostra, il sacro deposito di tutte le nostre speranze pende tra la vita e la morte. O figli di Rienzi e di Ferruccio, udite il grido pietoso della madre comune. Una voce forse maligna vi accusa di lentezze, d'indifferenza! Come! i generosi avanzi di Vicenza e di Curtatone, i petti piú liberi d'Italia, lenti, indifferenti! Menzogna, menzogna.
Che se in questo momento supremo alcun di voi pur meritasse questa taccia per cui sentiamo il rossor della vergogna salire alla fronte, ne sia concesso rivolgergli una parola quale ci sgorga dal cuore.
Noi che tutte le nostre povere forze da lunga pezza abbiamo consacrato al trionfo della santissima causa della nostra patria, e che con tanto trasporto di gioia abbiamo salutato la vostra rivoluzione, e difesa contro gli inverecondi attacchi col coraggio della verità e della fede, possiam sperare che le nostre parole, anche severe, sieno accolte da voi come quelle di un amico provato, come l'avviso di un fratello amoroso, come l'espressione di un'anima che s'aggira costantemente fra voi, osserva con ansia l'opera vostra ed il vostro pensiero, ascolta i propositi e ne raccoglie lo spirito per farne tesoro di italiane speranze.
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