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      Tipo dell'universo è l'O di Giotto:
      Cristo rotondamente i mondi ordío;
      Tondo fe' il Sole, e ciò ch'è sopra e sotto.
     
      Pure, dopo l'O tipo, in tutto il mondo,
      In fra i tondi che fe' Domineddio,
      Tutti compresi, è l'uomo il piú bel tondo.
      Ad N. N.
      CHE PARTIVA PER FIRENZE(36)
     
      In la sua ceraGuardando, vidi un angiol figurato.
     
      AH, di mia vita volgonsiDolenti i giorni: e intanto
      Tu mi domandi un cantoChe sulla bionda treccia
      Mesca un aonio fiorAlla corona fulgida
      Dei fiori dell'amor!
     
      E che offerirti, o Vergine
      Potrà la nostra Musa?
      A te, gentil, sol usaAlle ridenti imagini
      D'un facile avvenir,
      Forse i suoi mesti canticiElla ardirà di offrir?
     
      Oh, te i roseti giovanoSui mattutini albori,
      Solo per côrne i fiori.
      Nato pel cielo, l'angeloDegna curvarsi al suol?
      Ad altri è vita il giubilo,
      Ad altri è vita il duol(37).
     
      Ell'ama i mesti salici;
      Ama, vagante u' rottoFreme tra sassi il flotto,
      Mescer talvolta un gemitoAl mormorio del mar,
      E della luna al pallidoLume notturna errar.
     
      E sovra l'altre vergini,
      Tra fervide carole,
      Come sugli astri il Sole,
      Ti vagheggiò risplendere,
      Né ti poté seguir:
      La mesta ne' tripudiiNon fa il suo canto udir.
     
      Or che a sé l'Arno chiàmati,
      In riva alle bell'onde,
      Sulle famose sponde,
      Cinta i capèi di pallidiGiacinti ella verrà;
      Teco la sacra patriaDi Dante adorerà.
     
      Teco la sua memoriaSaluterà col canto;
      Inonderà di pianto,
      Ed a man piene il tumuloCospargerà d'allôr;
      Tu colle man virgineeLo spargerai di fior.
      TORQUATO TASSO(38)
     
      VIENI, o gentil, per cui l'animo mioLa vita oblía. Vaga talor nei sogni
      Dolci d'amor tu sei, che questa landa


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Scritti editi ed inediti
di Goffredo Mameli
Tipogr. Istituto Sordomuti
1902 pagine 446

   





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