Noi spinge sul sentieroInvio al redir del Vero
Un naturale amor.
Sorgi, in eterno còndita,
Sposa fedel del Fato
Un nuovo mondo chiudesi,
Là è il tuo cammin segnato.
Se il dí che chiama all'operaGià l'universa gente,
Ti troverà dormente,
Guai sovra te, su noiSe non sarai col secolo,
Sotto i gran passi suoi,
Come un corsier le foglie,
Ei ti calpesterà.
Incalzaci il torrente;
Travolge la correnteChi innanzi a lei non va.
Contro i tiranni i popoliScendono stretti in guerra:
Con nuove penne l'aquilaPercorrerà la terra,
Se dal giardin d'Italia
Discaccerà la lupaChe il fatal nido occúpa,
Che pria nel duol nutritaDel Grande ucciso al Golgota,
In braccio ai re mentitaHa la sua casta origine,
Cinta di gemme e d'ôr.
E sparse sangue e piantoSovra l'altar del santo
Apostolo d'amor!...
Costei, che alzossi al soglioColla viltà e l'inganno,
Quando venduta a Francia,
E quando all'Alemanno,
Tenne divisa Italia;
Onde il comun servaggio.
Ed or, fatal retaggioL'odio fraterno grida,
Or che una speme, un palpito,
All'unità ci guida,
Che il sacro patto strinseroTacitamente i cor!
Con questa vil menzognaIl nostro sangue agogna
Mercanteggiare ancor(44).
Ma qual d'un astro il raggioChe da un vapor si scioglie,
Dall'avvenir sviluppasiE affacciasi alle soglie
Già del presente, giovineLa nuova Italia. È nata,
Come Minerva, armata.
Cresce, si fa gigante,
Come il voler d'un popolo,
Come un'idea di Dante;(45)
Una, potente e liberaLa sua bandiera alzò;
E un nuovo ciel diserra,
Perché la vecchia terraE il vecchio ciel passò.
Perseguitata ed esuleVagò pel mondo intero;
| |
Vero Fato Italia Golgota Francia Alemanno Italia Italia Minerva Dante
|