O nell'immenso azzurreggiar de' cieli.
Ella il ritorno della bionda auroraPopolerà di liete larve; ed ella
In fra i silenzi della sera al coreDeserto e stanco parlerà la mesta
Parola dell'affetto; e pur nell'oraSuprema della vita, allor che l'occhio
Si volge intorno desïoso, ed ogniCosa piú cara si scolora e torna
In vanità, quando la vita appareCome un istante di delirio, accanto
Ella sarammi. E l'anima fuggente,
L'ultima volta in lei rapita, s'ancoL'eterno nulla le vaneggi innanzi,
Come la fiamma che s'estingue, lietaCederà al fato, e potrà dire: io vissi.
AI FRATELLI BANDIERA
INNO
Correndo il secondo anniversario della morte dei fratelli Bandiera e dei loro compagni di martirio in Cosenza il 25 Luglio 1844(50).
Et sit memoria eorum in benedictione:
et ossa eorum pullulent in loco suo.
ECCLESIASTICO, XLVI, 14.
TENTAI piú volte un canticoCome un sospir d'amore
A voi sacrar; ma un fremitoD'ira stringeami il core;
Ma soffocava il piantoSulle mie labbra il canto;
E non ardí il mio Genio
Sui venerandi avelliDei martiri fratelli
Voce di schiavo alzar.
L'inno dei forti, ai forti!
Quando sarem risortiSol vi potrem nomar.
Come, raccolta e trepidaPresso l'altar fatale
Alla Città dei secoli,
La vergine Vestale
Sul sacro fuoco intesa,
Noi pur la fiamma accesaDal vostro sangue vigili
Nel nostro duol spiammo;
Pensando a voi sperammo,
Trovammo in voi la fé,
Quando dicean che soloIn sorte l'onta, il duolo,
A noi l'Eterno dié.
Or fra il desío, fra l'ansia(51)
Che dei credenti in pettoNuove speranze suscita,
Or che ogni grande affetto
| |
Bandiera Cosenza Luglio Genio Città Vestale Eterno
|