Ciò che c'importa aggiungeremo. EneaDomani a caccia andrà nei boschi, insieme
Colla misera Elisa. Appena il Sole
Svelerà co' suoi raggi il volto al mondo,
Mentre vagan le schiere ed indagandoCingon la selva, infonderò sovr'esse
Nero un nembo di grandine commisto.
Fuggiranno i compagni, e da un'opacaNotte protetti, a una spelonca insieme
Giungeran, Dido e il Teucro duce; ed ioSarò presente. Se tu meco allora
Concorrere vorrai, Dido al Troiano
Stringeremo di stabile connubioQueste fieno le nozze. -
CiteréaAcconsentiva, dei trovati inganni
Fra sé stessa ridendo. AbbandonavaFrattanto il mare la sorgente Aurora ...(95)
XII.
E già spargea di nova luce il mondo,
Il croceo letto di Titon lasciato,
La prima Aurora, allor che la reginaVide dall'alto, all'alba, le Troiane
Navi solcar l'onde marine e i ventiSospingere le vele; ovunque il porto
Deserto e il lido: onde le ultrici in senoFurie celando, forsennata il bianco
Petto piú fiate colle man percosse,
E le dorate chiome. Indi: per Giove!...(96)
XIII.
Da molti lustri la deserta liraChe sol geme e sospira,
Non suonò d'ira.
Un solo, un solo mi costringe alzarmeContro di lui coll'arme
Del nostro carme.
Di nostra Musa l'innocenza, illesaFinor, macchiar mi pesa
Di tanta offesa.(97)
XIV.
E mossa in presti giriDal compresso vapor che l'affatica,
Farà ammirar le gentiCui non sarà forse quest'ora antica,
Battendo le stupite ale dei venti.
E qual sui mari errar sicuro ardío,
Vagherà l'uom pel ciel, simile a un Dio.(98)
XV.
Anco un sospiro, o poveriGiorni de' miei verd'anni!
Io penso a voi, com'aquila
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