Riescii dei vili.
PANSA.
(alla finestra) Ma perdio, fuggiamo!
Non v'è tempo da perdere.
GASTONE.
Io precedo;
E fuori delle porte voi tra pocoMi raggiungete. Se fossimo osservati(111)
Escire insiem, potremmo eccitar sospetti.
VERRINA.
(Lo guarda attentamente)
Va! (Gastone parte)SCENA III.
PANSA, VERRINA.
PANSA.
(alla finestra). Per Dio, le vie son pieneDi drappelli francesi.
VERRINA.
Opera nostra!
PANSA.
A implorar grazia al vincitor, tremanteCorre il popolo in folla.
VERRINA.
Opera nostra!
PANSA.
Sulla torre Ducale ondeggia al ventoIl vessillo francese.
VERRINA.
Opera nostra!
Maledizion, maledizion tre volteSul nostro capo, sul capo dei figli
Nostri, e su quei che nasceran da loroMaledizione eternamente, inferno
All'alma, onta ed obbrobrio alla memoriaDi quel Paolo , che a scegliere ci diede
Fra due cammini, che mettevan amboA servitú, ad infamia!
PANSA.
O Dio! GastoneS'avvenne in un drappel francese.
VERRINA.
È preso?
PANSA.
Ei lor favella amicamente. DeveCercar d'illuderli.
VERRINA.
Oppur di tradirci.
Ma è poi ben certo ch'ei cominci adessoA tradirci? Un crudel dubbio m'assale....
È impossibile... Io stesso, io stesso vidiLa lettera del Papa.
PANSA.
Ei loro accennaQuesta casa.... Per Dio!... torna, e tra loro.
VERRINA.
Doveva esser cosí! Fuggiamo.
PANSA.
Indarno;
L'unica porta è circondata.
VERRINA.
AlloraRestiamo, prepariamci a côrre il frutto
Che porta l'arbor dell'infamia.
PANSA.
E quale?
VERRINA.
Il patibolo.
(La scena si empie di soldati. Verrina restaseduto al suo posto, e li guarda, sorridendo con
disprezzo).SCENA IV.
VERRINA, PANSA, Soldati francesi.
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