PANSA.
.....Oh, questo è un tradimento,
Vile cosí, che il mio pensier neppureLo comprende.
VERRINA.
(sorridendo). Un Francese sol poteaTradir cosí, che ne stupiam sin noi,
Che tradimmo pur or la nostra patria.ATTO IV.
SCENA I.
TERESA Sola.
TERESA.
Come la via lunga mi parve! Ad ogniPasso, parea gli occhi di tutti fissi
Mi si arrestasser sulla faccia: in ogniVolto io leggea misto il disprezzo e l'ira.
Mi accennavan, dicendo: ecco la donnaDi quel tristo! Ed è ver; ho rinnegata
Per un Francese la mia patria; Paolo
Per un ... vile lasciai. Certo, egli è un vile;
Pansa e Verrina egli tradí pur oggi,
In queste soglie stesse. Oh perchè maiIn questi lidi egli approdò? Senz'esso
Andrei superba al dire io fui l'amata,
Io fui la donna di Paolo da Novi.
Ma perché, allor che primamente io vidiQuesto Gaston, cedere a sue lusinghe?
Ma perché allor non affogarmi il coreNell'amore d'un grande? Perché Dio
L'animo invitto ed il coraggio diedeProprio retaggio all'uomo, ed alla donna
Tenero cuore e molle indole? L'uomo,
La rupe, immota al flagellar dell'onde;
Noi siam la rosa che ad ogni aura piega,
E i grati effluvii, e sé medesma affida.
Questo Gastone, io lo conosco un vile;
E n'ho dolor, ma l'amo ancora.SCENA II.
GASTONE e Detta.
TERESA.
AlfineGiungi, o Gastone! In tutto il giorno ancora
Non ci siam visti (guarda all' oriuolo) , ed è già l'ora quarta.
E dal mattino all'ora quarta è lungoPer il desio, e per l'amore, il tempo.
GASTONE.
Scusa, o Teresa: sol potean privarmiDi tua cara presenza le noiose
Cure(112) che vanno annesse a una partenza.
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