UN SERVO, che entra, UN FRATE, e Detti.
SERVO.
Giunse un Frate;
Dice venir di Francia, e aver per VoiGravi novelle.
GASTONE.
Venga.
(Il servo esce. Teresa continua a cantare, mentreil Frate è introdotto).
GASTONE.
Salve, o Padre;
Seder vogliate.
FRATE.
No.
(s'avanza verso Teresa: quando le è in faccia,
essa trasalisce).
TERESA.
(tra sé) Dio mio, che sguardoOh, ma è morto
GASTONE.
(lo guarda a sua volta stupito).
(tra sé) Se è mortoFRATE.
Il vostro cantoProseguite, madonna. In altri tempi,
Nella stagion dei sogni, amai, di donneChe cantavano, simili canzoni.
TERESA.
Ma sedetevi, o Padre.
FRATE.
No.
GASTONE.
Che nuoveM'arrecate di Francia ! Certo, buone.
I ministri d'Iddio portano sempreBenedizione e gioia.
FRATE.
Ed io, dolore.
GASTONE.
Che Dio n'aiuti! ma cattive nuoveVoi recate?
FRATE.
Cattive.
GASTONE.
È forse mortoMio padre?... dite!
FRATE.
Peggio.
GASTONE.
Allor... mia madre?
FRATE.
Peggio.
GASTONE.
Che, dunque?
FRATE.
Vel dirò tra poco:
Vi parrà troppo presto. Ma novelleVoi datemi di qui. Molto rumore
Levò la fama di un cotal da Novi.
Lo conosceste voi? (a Teresa, che resta esitando)
TERESA.
Sí... lo conobbi.
FRATE.
E voi? (a Gastone)
GASTONE.
Per Dio, se lo conobbi! In questaCasa abitava, e mi lasciò, morendo,
Una gentile eredità... (segnando Teresa) Non parvi?
FRATE.
Vuol dir che è morto?
GASTONE.
Si, per sua ventura.
E per vostra sventura ei vive. DarviUna trista novella io vi promisi...
E per Dio, tengo fede. Paolo vive;
Paolo da Novi è qui. (si svela)
TERESA.
Gran Dio!
(Gastone si precipita per partire)
(si pone innanzi alla porta) Indarno.
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