Pagina (148/446)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      AttendiLa morte? Né ti valse esser fuggito,
      Aver deserto il campo? Anche i Francesi
      Odiano i traditor? Già, tra rivaliNon vi puote esser pace.
      PANSA.
      Paolo, ascolta!
      La tua rampogna il cor mi ferirebbe,
      Se piú loco trovasse alle ferite.
      Ma pria il dolor, l'amor, poscia il rimorsoCon sordo dente l'han squarciato e rôso.
      In quest'ora suprema, in cui la vitaNon è piú che memoria, e la riguardi
      Come una via già scorsa, in cui desíoPiú non t'illude, né timor, mi credi,
      Mi fece un traditor, mi fece un tristoPiú la sventura che la colpa. O Paolo,
      O Paolo, non sprezzar l'unico pegnoDel mio rimorso che dar io ti possa.
      (Coglie il pugnale, e glielo dà).
      Tu che lo puoi, muori da prode.
      PAOLO.
      Il giornoChe la patria posommi in fronte un serto
      Che non seppe difendere, ho giuratoDi non ristar nel mio cammin; guidasse
      Al patibolo pur. Ed in quel giornoTroppi vi furo di spergiuri, troppi,
      Senza ch' io mi v'aggiunga.SCENA V.
     
      UN CARCERIERE, e detti.
     
      CARCERIERE.
      È giunta or ora,
      Per vedervi, una donna.
      PAOLO.
      A me una donna?
      E chi è costei?
      CARCERIERE.
      Non so.
      PAOLO.
      Non è vietatoAd ognun di vedermi?
      CARCERIERE.
      Ella ha un permessoDel marchese di..........
      PAOLO.
      Ah, lo comprendo.
      Ei credea che la vista della donnaChe m'ha tradito mi riescisse, in queste
      Ore, siccome il riso d'un'Erinni.
      E non intese che per me Teresa
      Ormai non è piú ch'un dei mille vermiBrulicanti a' miei piedi. Venga.
      (Il Carceriere parte.)SCENA VI.
     
      TERESA, Detti.
     
      PANSA.
      (fra sé) Essa!... Ho peccato!... Ma, Dio mio, tu aggraviTroppo la man sulla mia testa.
      TERESA.
      Paolo!


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti editi ed inediti
di Goffredo Mameli
Tipogr. Istituto Sordomuti
1902 pagine 446

   





Francesi Paolo Paolo Coglie Erinni Teresa Il Carceriere Detti Dio