Morte ai Francesi! libertà vi suoniOr la mia voce in cor, come nell'ora
Che primamente a voi mi volsì, e dissiNon è piú tempo d'aspettar, s'infranga
Questa turpe catena"; e voi portaste,
Per tôrne quindi gli oppressori e il giogo,
La vostra man sul vostro collo: ed essiNon v'erano, già s'eran dileguati.
Il ruggir del lîone aveano udito,
Né le zanne volean provarne.
POPOLO.
VivaLa libertà ed il Doge! morte, guerra
E sterminio ai Patrizii ed ai Francesi!
PAOLO.
Morte e guerra per or solo ai Francesi.
Di già il barbaro re alla Senna in rivaAduna i suoi satelliti ; ma noi
Non li temiam. Noto è il valor dei Franchi...
Ma poi, la spada degli schiavi piegaNelle lor man siccome un giunco, al cozzo
Della spada dei liberi. Ma priaFa di mestier che dei liberi il brando
Contro gli schiavi, non fra lor si volga.
Se no, sapete che ne avvien? Si assideSul vicin colle il barbaro, e con ghigno
Lieto e superbo nel sopposto calleGuarda i fratelli che pugnan tra loro,
E quando essi son ben stanchi e scemi,
Scende, conta i cadaveri, ed ha vinto.
E da lunga stagion l'istoria è questaD'Italia. Ma perdio, s'avanza il Franco;
Le già infrante catene in man ci porta,
E noi fra noi ci sbranerem? Non parloDi chi segue le Galliche bandiere.
Ei son Francesi, ed i piú vil tra loro.
Ma quei che un muro ed una fossa serra,
Per un istante almen sieno fratelli:
Di popolani e di patrizii il nomePer un istante almen si taccia. Solo
Or conosciam due nomi; Itali, e Franchi.
VESCOVO.
Ognun di voi fino alla morte or giuriDi difender la patria.
I TRIBUNO.
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