Della trista partenza, io vo' cantartiUna lieta canzone.
(prende l'arpa e canta la stessa canzonedell'Atto III.)SCENA III.
UN SERVO, e Detti.
SERVO.
Giunse un Frate.
Dice venir di Francia, e aver per voiGravi novelle.
GASTONE.
Venga.
(Il servo parte)SCENA IV.
FRATE, Detti
GASTONE.
Salve, o Padre.
Seder vogliate.
FRATE.
No.
(s'avanza verso Teresa: quando le è in faccia,
ella trasalisce).
TERESA.
Dio mio, che sguardo!
Oh, ma è morto!
GASTONE.
(guardandolo a sua volta) Se è morto!...
FRATE.
Il vostro cantoProseguite, madonna. In altri tempi...
Nella mia giovinezza amai, di donneChe cantavano, simili canzoni.
TERESA.
(porgendogli una sedia)
Ma sedetevi, Padre.
FRATE.
No.
GASTONE.
Che noveM'arrecate di Francia? Certo, buone.
I ministri di Dio portano sempreBenedizione e gioia.
FRATE.
Ed io dolore.
GASTONE.
Che Dio n'aiuti! ma cattive nuoveVoi recate?
FRATE.
Cattive.
GASTONE.
È forse mortoMio padre? dite...
FRATE.
Peggio.
GASTONE.
Allor... mia madre?
FRATE.
Peggio.
GASTONE.
Che, dunque?
FRATE.
Vel dirò fra pocoVi parrà troppo presto. Ma novelle
Voi datemi di qui. Molto rumoreLevò la fama di un cotal da Novi.
Lo conosceste voi? (a Teresa)
TERESA.
Sí, lo conobbi.
FRATE.
E voi? (a Gastone)
GASTONE.
Davver, che lo conobbi! In questaCasa abitava; e mi lasciò morendo
Una gentile eredità... (accennando Teresa) Non parvi?
Ma alfin, se avete da parlarmi, dite,
O Padre. L'ora si fa tarda, e debboAbbigliarmi.
FRATE.
Per che?
GASTONE.
Per una danza.
FRATE.
È vero... È fama che talvolta i mortiDanzino al camposanto. Ed è per questo
Che voi vi date briga? Oh, non temete;
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