TERESA.
(dopo un momento di silenzio) Paolo!
PAOLO.
Chi sei?
TERESA.
Teresa.
PAOLO.
Ah, è ver, Teresa... È un nomeChe non m'è nuovo. Questo nome io diedi
Ne' miei delirii ad una fra le tanteLarve svanite; lo rammento.
TERESA.
Paolo!
Non aggravar sulla mia testa tuttoDell'onta mia e del tuo sdegno il pondo.
Vedi, debil son io; nol sosterrei.
Pur nella colpa, del tuo amor superba,
Pur dalla polve a te levare ardiscoSantificata nel dolor la fronte.
L'ultima volta benedici a questoTenero fiore che travolse il turbo!
Mi benedici, e crederò che Dio
M'abbia rimesse le mie colpe.
CORSO.
È fissoIn cielo, ch'io debba morir dannato!
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
LETTURE ED APPUNTI
I(121)
Il avait.... l'air pensif, sérieux, plutôt que souffrant. Il avait pourtant bien souffert.
VICTOR HUGO, Claude Gueux.
Il y a par le monde beaucoup de ces petites fatalités têtues, qui se croient des providences.
ID. ibid.
Malheur à qui du fond de l'exil de la vieEntendit ces concerts d'un monde qu'il envie.
LAMARTINE, Méditations.
D'ailleurs ces angoisses, le seul moyen d'en moins souffrir, c'est de les observer, et les peindre m'en distraira.
V. HUGO, Le dernier jour d'un condamné.
E se questo fu vero che.... delle due cose, fu l'una, ovvero che... o eglino ebbero...
FATTI DI ENEA, Cap. II.
Qual contrada, o qual regione è nel mondo, che non sia piena delle nostre fatiche.
ID. Cap. XII.
Come egli stava tutto stupefatto, e tutto intento a guardare, ed ecco la reina Didone con grandissima pompa e gloria venire.
| |
Paolo Teresa Dio Claude Gueux Méditations Didone
|