Che è dalla terra, tornerà alla terra,
Qual tutte l'acque metteranno al mare.
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la sua parolaSimile a face ardeva.
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e il risoHo reputato errore, e al gaudio dissi:
Perché indarno m'inganni?(125)
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Mam.
DA SENECA.
IPPOLITO.
Fedra, Nutrice(126).
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E brilli un raggioDi speme al mio pensier, simile al fiore
Che s'incolora all'apparir del Sole.
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VoiVi dileguate eternamente, ed io
Che farò sulla terra?
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E il mio pensier nel suo dolor tacea.
Cosí forse la vergine Vestale
Viva sepolta fra le man stringeaLa face estinta, e con immoto sguardo
Le pendea sopra: avea l'ultima voltaVista la luce!
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e inosservatoCome sul mar la pioggia.
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e meglioCorrer volenti al proprio fato in braccio,
Che trepidanti attenderlo.
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ed ora l'occhioSi dilatava ad ammirar, sí come
Egli innanzi mi stesse; or nel pensieroL' immaginava.
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Il me semble. que la raison voyage à petites journées du Nord au Midi avec ses deux intimes amies, l'expérience et la tolérance... Elle s'est présentée en Italie; mais la Congrégation de l'Indice l'ha repoussée. Tout ce qu'elle a pu faire a été d'envoyer quelques-uns de ses facteurs, qui ne laissent pas de faire du bien. Encore quelques années, et le pays des Scipion ne sera plus celui des Arlequins enfroqués.
VOLTAIRE, L'Homme aux quarante écus.
Ignota fu sempre a' nostri reggitori quella sentenza: non doversi perseguitare le Sètte, ma o spegnerle a un tratto sotto la scure, o domarle con l'oro, od avvilirle, fomentando i loro vizii, se potenti, e disprezzarle, se deboli.
FOSCOLO, Oraz. a Nap. VI.
Oh, dalle mani Italiane gronda sangue Italiano; e griderà eternamente vendetta; e griderà la vostra infamia eternamente, fino a che non vi siate lavati nel sangue dei vostri tiranni!
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