.
ID. Ibid.
Multa abscondita sunt majora his (quae videmus); pauca enim vidimus operum ejus
.
ID. C. XLIII., v. 36.
Sempre il nuovo ch'è grande appar menzogna,
Mio Bicetti, al volgar debile ingegno.
PARINI, L'innesto del Vaiuolo.
Spregia l'ingiusto soglioOve s'arman d'orgoglio
La superstizïon del ver nemicaE l'ostinata folle scuola antica.
ID. Ibid.
Nobil plettro...
. . . . . . . . . . .
Né mai con laude bestemmiò nocenteO il falso in trono, o la viltà potente.
ID. Ibid.
Ed opra è lor, se all'innocenza anticaTorna pur anco, e bamboleggia il mondo.
ID. Giorno.
Al solo sposo è datoNutrir nel cor magnanima quïete,
Mostrar nel volto ingenuo riso, e tantaDocil fidanza nelle innocue luci.
ID. Ibid.
Oh tre fïate avventurosi, e quattro,
Voi del nostro buon secolo mariti,
Quanto diversi da' vostr'avi! Un tempo, ecc.
ID. Ibid.
Non di cieco amoreVicendevol desire, alterno impulso,
Non di costume somiglianza or guidaGl'incauti sposi al talamo bramato;
Ma la prudenza coi canuti padriSiede, librando il molto oro, o i divini
Antiquissimi sangui: e allor che l'unoBene all'altro risponde, ecco Imeneo
Scuoter sua face, e unirsi al freddo sposo,
Di lui non già, ma delle nozze amante,
La freddissima vergine, che in coreGià volge i riti del Bel Mondo, e lieta
L'indifferenza maritale affronta.
ID. Ibid.
Et sanabant contritionem filiae populi mei ad ignominiam dicentes: pax, pax, cum non esset pax
.
GEREMIA, C. VIII, v. 11.
Dolor meus super dolorem, in me cor meum moerens
.
ID. Ibid. v. 18
Scio, Domine, quia non est hominis via ejus: nec viri est ut ambulet, et dirigat gressus suos
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Bicetti Vaiuolo Imeneo Bel Mondo Domine
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