... etc.
NOUVELLE HELOISE, Lettre II.
Combien de choses qu'on n'aperçoit que par le sentiment, et dont il est impossible à rendre raison!
ID. ibid.
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1. La vittoria è generalmente per la miglior causa, o per quella della civiltà, il che torna allo stesso. Lega Lombarda; Guerre Svizzere; Guerra dei Protestanti; 1746.
2. Come si fonda sulla forza dei piú, è meno della legislazione soggetta a divenire istrumento di tirannide. I tiranni temono sempre la guerra.
3. Quand'anco un tiranno vinca apparentemente per un proprio, ed anche ingiustissimo vantaggio, bisogna che questo suo vantaggio sia, ancor che egli non se ne avveda, bilanciato o superato da grandi vantaggi nazionali, o umanitarii. Il duca Valentino; Luigi XI.
4. Le guerre che non sono basate sovra principii nazionali o umanitarii, producono momentanei successi; sangue, non vere conquiste e vittorie. Guerre civili Italiane.
I governi tirannici ed antisociali, non mai conquistatori. Roma cessa di essere conquistatrice appena si oppone al Cristianesimo. Il governo Papale tirò autorità e denaro da tutto il mondo, e non poté mai divenire militarmente forte. L'Austria non acquistò i suoi dominii colle armi.
5. I lavori pacifici del monarca legislatore son dunque più gloriosi e durevoli che gli alti fatti d'armi del conquistatore?
LUIGI RONDONNEAU. Pag. 2, 3, 7.
6. Onore e gloria, o signori, a tutti quei prodi che pel sepolcro di Cristo impugnando le armi tinsero del loro sangue le aride sabbie della Palestina.
ID. pag. 3.
Pag. 3, 4. Allorché si salutano col nome di eroi, allorché s'intrecciano corone, e si chiamano all'onor del trionfo quegli esseri vani ed ambiziosi, che mossi da un vano desiderio di fama tutto sconvolsero il globo.
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