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      10. In ambi i casi la vittoria è legittima e giusta, se giusto è, riguardando la cosa nella sua maggior generalità, ciò che piú contribuisce al progresso dell'umanità; giacché, o causò il trionfo di principii santissimi ed universalmente sentiti (mentre solo a questi è dato il radunare un popolo sotto la bandiera di un altro), o sottomettendo un popolo men colto, all'influenza di un popolo piú colto, pone tosto il primo al livello. . . . . . . che, come. . . . . . pettiva civilmente. . . . . . . . popoli ravvicinati, tende ad equilibrarsi.
      Il gran secreto della forza sfugge sempre nei grandi cataclismi sociali alla statistica ed alla strategica, e non è dato comprenderlo che al filosofo ed al poeta. Un pugno di Svizzeri lottò per secoli e vinse contro l'impero Germanico: Carlo Quinto, dopo raccolta la piú gran parte d'Europa sotto il suo dominio, sconfitta la monarchia Francese a Pavia, l'Ottomana a Lepanto(159); quest'uomo, a cui nulla parea potesse resistere, tentò e trovossi impotente a resistere alla civiltà umanitaria, e rifuggí disperato al monastero di San Giusto. Le congiurate monarchie d'Europa piegarono d'innanzi alla rivoluzione di Francia: Bonaparte morí a Sant'Elena. E queste mie parole, pronunciate a pochi passi da Portoria, pochi mesi dopo che la commossa Italia salutava, caro come una memoria, grande come una speranza, il fatto che cent'anni prima un popolo pressoché inerme entro Genova, e poche truppe raccogliticcie sconfiggevano in aperta campagna armate regolari che da più anni erano avvezze a combattere e a vincere eserciti numerosi e disciplinati; queste mie parole, io dico, sono per avventura superflue a provare che la potenza numerica influisce tutt'al piú come causa molto secondaria sull'esito di una guerra, quando questa potenza numerica non sia determinata da quelle forze morali, che, come l'elettricità e il magnetismo nella fisica (mi si conceda l'immagine) operano i grandi miracoli sociali nella storia del genere umano, e che gli effetti di queste leggi possono accelerarsi, o ritardarsi, dal genio d'uno o piú individui, non distruggersi; mentre Bonaparte istesso, appena lo tentò, cadde; e certo è difficile che altri possa militarmente ciò che non poté Bonaparte.


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Scritti editi ed inediti
di Goffredo Mameli
Tipogr. Istituto Sordomuti
1902 pagine 446

   





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