Viva la Costituente! Viva l'insurrezione Lombarda e Veneta!
PER LA COSTITUENTE ROMANA
IDALLA PALLADE DI ROMA, N.° 442 (11 GENNAIO 1849).
Agli Elettori
Il Giornale, essendo prossime le elezioni, crede suo debito esporre brevemente i principii che lo dirigono, nel raccomandare al pubblico gli uomini che esso vorrebbe scelti a rappresentanti del paese. L'imparzialitą e il rispetto che il Giornale si propone per ogni opinione conscienziosamente sentita e professata non gli impediranno di parlar franco, e di tenere una linea di condotta politica, propria e determinata.
Prima e indispensabile dote ne' suoi candidati, esso cercherą quell'onestą personale e pubblica che fa d'un uomo politico un apostolo, d'un'opinione una credenza, d'un partito una religione. Noi vogliamo uomini che sentano quello che dicono: rifiutiamo quella abitudine d'ipocrisia, che ad una nazione rivocata or ora alla vita propone per principio di rigenerazione, per primo dogma politico la menzogna sistematica. Noi vogliamo la veritą: crediamo che in lei sola stia la forza.
Noi facciamo poco conto delle parole, moltissimo della vita di un individuo. Scruteremo nei nostri candidati i fatti passati; elimineremo gli uomini che, o per tristizie, o per inettezza, hanno mancato all'onore ed agli interessi del paese; non appoggeremo che i nomi di coloro, il cui passato ci sia pegno dell'avvenire. Per quanto breve sia stata la nostra vita politica, pure fu feconda di tanti avvenimenti, e pur troppo di tante delusioni e sventure, da cui dobbiamo almeno trarre l'utilitą dell'insegnamento.
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