Nelle case da San Genesio che D. Adelaide ereditava in quel torno dai suoi maggiori, si condussero a vivere i coniugi Mameli, essendo Goffredo ancora fanciullo.
Ciò detto per amor d'esattezza, sarà egli da esprimere il desiderio che un'altra lapide commemorativa sia murata nella casa da San Bernardo, ove nacque veramente il Poeta? Non so. Penso a buon conto che la seconda potrebbe cozzare con la prima, bellissima, dettata da Emanuele Celesia, e da non rimuoversi, certo, poiché si collega col ricordo di una solenne cerimonia popolare e d'un solenne discorso di Giosue Carducci.
II
LA MADRE DI GOFFREDO MAMELI.
La marchesa Adele Zoagli nei Mameli mori il 19 aprile del 1884 (alle 3 1/2 pom.) in Voltri, sulla riviera Ligure occidentale. La salma, trasportata a Genova, fu sepolta a Staglieno, sopra l'ipogeo di G. Mazzini. Agli amici, che le resero solenni onoranze, ne ricordò gl'insegnamento uno dei due figli superstiti, anch'egli scrittore e soldato, Nicola Mameli, con virili parole che rivelavano in lui un degno fratello di Goffredo. Ecco una parte del suo discorso, che si raccomanda di per sé alle madri Italiane; ed ai figli.
.... I miei piú antichi ricordi non risalgono oltre il '46, od il '47. Io non ero allora che un bambino; ma le gioie e i dolori de' miei famigliari mi rimasero scolpiti nella mente in modo indelebile; e il fremito mal celato della vicina riscossa giungeva al mio orecchio infantile come il preludio misterioso di qualche gran fatto nella storia dei destini umani.
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