Ma intanto Iddio è, ed è sempre stato, co' forti. - Addio.
L'aiutante di campoG. NINO BIXIO
Dalla casa Rebizzo, sera, 7 aprile, ore 9 p. m.
Apparisce da questa lettera che l'Avezzana, e con lui il Governo, aspettassero il soccorso della divisione Lombarda, che, concentrata dal governo di Torino a Bobbio, era discesa a Chiavari, col proposito palese di recarsi in Toscana, ma nell'intento deliberato di muover su Genova. Questo speravasi in Genova, questo temeva il Lamarmora, che infatti scrisse a pag. 122: ".... nel giorno 8, informazioni pressoché positive mi avvertivano che 5 vapori avevano caricato buona parte della Divisione Lombarda a Chiavari, ed erano in mare per entrare in porto." Ma non ne fu nulla, e a pag. 125 il Lamarmora poté dare al "noi partiamo" del Bixio questo delicato riscontro: "L'Avezzana cedette al Municipio ogni sua autorità sulla Guardia nazionale, e s'imbarcò a bordo d'una nave americana, insieme con tutti quegli altri radicali e facinorosi (sic) nazionali e stranieri, che avevano avuto la costanza di parteggiare per lui sino all'ultimo momento. Erano da circa 450."
Quanto a Goffredo Mameli, anch'egli era stato nominato dall'Avezzana suo aiutante di campo, ed ecco appunto il brevetto, conservatoci nel suo originale:
GUARDIA NAZIONALEDI GENOVA
Genova, il 7 Aprile 1849.
GABINETTO DEL GENERALE
Il sottoscritto nomina Goffredo Mameli suo aiutante di campo. Ordina per conseguenza a tutte le autorità civili e militari di ricevere gli ordini, sí a voce che in iscritto, i quali venissero trasmessi dal detto ufficiale.
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