In un sotterraneo di detta chiesa venne infatti trovato....
II.
Agostino Bertani, insigne patriota e chirurgo, che partecipò a tutte le guerre dell'indipendenza Italiana, ha lasciato in un suo Diario compendiose ma esatte notizie di parecchi gloriosi estinti. Saranno lette con particolare attenzione quelle che l'egregio uomo ha dedicate a Goffredo Mameli. Le togliamo dalla Vita di Agostino Bertani della signora Jessie White Mario, illustre e benemerita donna, che in tre successive guerre dal '60 al '67, fu la provvidenza dei nostri feriti.
Goffredo Mameli, giugno-luglio 1849. Io vidi Mameli malato per la prima volta ai Pellegrini il dí 19 giugno 1849 alla mattina. Maestri mi pregò del consulto, presente la Belgioioso, Pastori ed alcuni, medici del Quirinale. (Era il nono consulto tenuto). Alla mattina del 19 conobbi Baroni, Burci, Benignetti, Ugliosi, ed altri cinque consulenti. Seppi dalla
storia" che Mameli era stato ferito il 3 giugno di palla alla gamba sinistra; e precisamente la palla entrò al terzo superiore interno, faccia anteriore della tibia, perforò l'osso ed uscí al di sopra della fibula, quasi in direzione dell'entrata. Seppi poi per indagini che la cura, della flemonasía andò come Dio vuole: e fra gli altri accidenti, i curanti s'accorsero parecchi giorni dopo della presenza di un turacciolo nella ferita. Un flemone condusse a gangrena la gamba. Io la vidi già gangrenata fino a quattro dita al disotto al ginocchio: v'era qualche lembo posteriore ancor vivo; la linea di separazione era marcata; non v'era febbre.
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