Votre souvenir se lie à bien des souvenirs qui me sont sacrés. Et je n'oublierai jamais que vous avez adouci par vos soins les derniers jours de Goffredo Mameli.
Croyez-moi, chère Madame,
Votre devoué
JOSEPH MAZZINI."
La madre di Mameli, quand'egli non era ancora morto, scriveva a Roma a questa signora, ringraziandola delle cure che prestava al figlio ferito, pregandola anche di confortarlo a nome suo.
À Madame P.
Rome.
MadameGênes, 30 Juin 49.
Votre lettre m'a donné la vie. Quoique je savais quasi chaque jour les nouvelles de mon cher fils, pourtant je désirais une lettre à moi; je craignais toujours! Je suis reconnaissante à vous, et à tous ceux qui donnent des soins à mon fils, et je vous remercie infiniment. Ie ne vous parle pas de notre douleur, vous la comprendrez facilement. Je vous prie de lui témoigner notre affection, et de lui dire des paroles de consolation pour nous.
Agréez, Madame, mes respects; je suisvotre amie
ADÈLE ZOAGLI MAMELI
.....Ciò che addolorava grandemente il Mameli era l'amputazione. Mazzini lo incoraggia e lo conforta con questa lettera, ch'io non ho mezzo di assicurarmi se sia inedita(199).
Non posso venir io, Goffredo mio; ma ricordatevi che sono stato e sono con voi in ispirito, che soffro con voi, che avrei dato anni di vita per salvarvi, giovine e prode come siete, dall'amputazione, ma che non si poteva; che fido in voi e nel vostro coraggio morale, onde non vi tormentiate soverchiamente; che vi resta l'ingegno, vi resta il core, e queste sono le migliori parti di voi; che gioverete sempre al paese; che avrete, come avete, a compenso, la gloria d'aver consumato fra i primi il piú grande de' sacrificî nella battaglia di Roma repubblicana; e ch'io vi sarò, finché vivo, il migliore amico e fratello che possiate avere.
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