Balilla da indi ad alcuni anni passò a contrarre matrimonio con Maria Francesca Contini, li 3 Luglio 1753, nella parrocchia di San Giorgio. Moriva poi li 30 Settembre dell'anno 1781 nel distretto di San Stefano, parrocchia di Portoria, nella cui chiesa è stato sepolto. Ebbe diversi figli, e fra gli altri Antonio Giuseppe Gaetano, nato nella parrocchia di S. Stefano li 13 Marzo 1756. Da questo nasceva Giovanni Battista Giuseppe li 27 Novembre 1800 nella stessa parrocchia, tuttavia vivente(214). Il tempo, dalla gloriosa epoca del 1746 trascorreva, parte in un sonno d'inerzia sotto il governo dei patrizi, e parte fra le convulsioni politiche dell'Impero francese ed il periodo della Restaurazione. Ma l'epoca centenaria dei 5 Decembre 1746 si approssimava, ed i cittadini di Genova ne richiamarono il fatto a memoria. L'anno 1846 non si poté festeggiarla; ma si pensò a conservare il marmo sopra cui era stato raffigurato il vendicato mortaio di Portoria, eternandolo colla seguente iscrizione incisa sopra lo stesso:
MDCCCXLVIPARVUM MAGNAE GLORIAE MONUMENTUM
AEVO DETRITUMRELABENTE SAECULO
CIVESASSERVANDUM CURABANT
QUID MEMORETPRODIT ANNUS
MDCCXLVI
Venne quindi, nella notte precedente il giorno 24 Decembre di detto anno 1846, levato dal suo posto, e sostituito dal nuovo marmo avente incisa la forma del vendicato mortaio. Giunti tempi migliori, il vecchio marmo colla riferita iscrizione fu il 26 Aprile 1848 incastrato nel muro sotto il memorato altare ivi poco discosto(215). Nel predetto anno 1846 eransi raccolti a Congresso in Genova gli Scienziati Italiani: l'egregio scultore Giovanni Battista Cevasco offerse loro la statua del Balilla, da lui eseguita in plastica.
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