III.
(137) Vedi Paolo da Novi, atto V, sc. V.
(138) Vedi Paolo da Novi, atto V, sc. IV.
(139) L'intiero passo di questa traduzione si legge a pag. 185. [n. VI di ABBOZZI e FRAMMENTI; nota per l'edizione elettronica Manuzio]
(140) V. Paolo da Novi, atto II, sc. III.
(141) Ecclesiaste, C. II, v. 14.
(142) V. Paolo da Novi, atto III, sc. III.
(143) Dall'atto V del Ruy Blas. Vedi il passo intiero a pag. 188. [n. VIII di ABBOZZI e FRAMMENTI; nota per l'edizione elettronica Manuzio]
(144) Dal Fare thee well di Giorgio Byron. Vedi il passo intiero a pag. 187. [n. VII di ABBOZZI e FRAMMENTI; nota per l'edizione elettronica Manuzio]
(145) Da un quaderno del 1846, sulla cui prima pagina è scritto: "Un po' di tutto" e che reca fra l'altro l'epitalamio Ad un Angelo, il frammento Batte l'ora, l'ode Roma, il frammento Il fato ti ha rapita, l'ode Dante e l'Italia, e l'altra Dolori e speranze. Nell' ultima pagina del quaderno, per altro, si leggono appunti che vanno riferiti ai primi mesi del 1847.
(146) Cosi comincia la prima pagina scritta, che vien dopo quella di guardia; e lascia intendere che fra le due un'altra ne manchi.
(147) A queste note critiche seguono nel quaderno i componimenti poetici: Ad un Angelo: Epitalamio; - Batte l'ora che sognavamo; - Qual peregrin... ["Qual peregrin nell'arabe - Sabbie talor smarrito - Figge lo sguardo cupido, - E vedere pargli un lito - E scuotersi una fronda - E mareggiar un'onda", principio, poi mutato, dell'ode: "Dolori e Speranze". V. pag. 136, e la nota pag.
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