È noto che il Windischgrätz, reduce dalla repressione dei moti di Praga, mosse poi sopra Vienna e dopo tre giorni di bombardamento la ritolse agli insorti, muovendo da ultimo, insieme con Jellacic, contro gli Ungheresi; i quali resistettero fino al 13 agosto del 1849, triste data della resa del Görgey.
(175) Giuseppe Montanelli, ferito il 29 maggio 1848 a Curtatone, lasciato per morto sul campo e fatto prigione dagli Austriaci, poté ritornare nell'agosto in Toscana, dove ottenne tanta popolarità, da esser chiamato da Leopoldo II a comporre un Ministero. Assunto a quell'alto ufficio, poté persuadere il Granduca ad accettare primo tra i principi Italiani, il disegno d'una Assemblea Costituente. Forse il Granduca l'accolse, ricordando il buon servizio che nel luglio di quell'anno un'altra Assemblea Costituente avea fatto all'imperator Ferdinando, richiamandolo a Vienna. Ma non tardò ad intendere che quella imitazione sarebbe riuscita a tutt'altro; e nel febbraio del 1849 fuggi di Toscana, riparando a Gaeta, presso il congiunto di Napoli. Né il Montanelli al potere ebbe modo di far altro, per rafforzare di ordinamenti guerreschi il concetto.
(176) Questo articolo di giornale, spirante guerra da ogni linea, da ogni parola, fu certamente ispirato da una falsa notizia. Ne correvano tante, in quei giorni, e le faceva creder vere il desiderio. Come si vede, siamo alla fine dell'ottobre 1848, poiché il Generale Garibaldi, partito da Genova con forse cinquecento volontarii, è sbarcato il 25 di quel mese a Livorno, donde muove per Firenze, Bologna e Ravenna.
| |
Windischgrätz Praga Vienna Jellacic Ungheresi Görgey Giuseppe Montanelli Curtatone Austriaci Toscana Leopoldo II Ministero Granduca Italiani Assemblea Costituente Granduca Assemblea Costituente Ferdinando Vienna Toscana Gaeta Napoli Montanelli Generale Garibaldi Genova Livorno Firenze Bologna Ravenna
|