La Religione invece considerata come pensiero che, trovando immanente in se stesso il suo limite, si autolimita, non può esser superata, non essendo periodo storico, ma Storia, in quanto è necessario che il pensiero trovi sempre a se stesso dei limiti, e che tenti continuamente di superarli per essere Storia. In tal guisa non è la Religione che costituisce un periodo distinto e cronologicamente anteriore all'Arte e alla Scienza - ma è una forma religiosa che si distingue da una forma artistica o da una forma scientifica, (e la confusione avviene in quanto cosiddetti religiosi, cosiddetti artisti e cosiddetti scienziati, unilateralmente guardando Religione Arte e Scienza, le identificano empiricamente con le forme, con le loro forme): ma se noi osserviamo a fondo il carattere della distinzione, vedremo che, per es., una forma religiosa intanto si distingue da una forma artistica o da una forma scientifica in quanto corrisponde ad una sua forma artistica e ad una sua forma scientifica, in modo che la distinzione si traduce in distinzione tra forme religiose e forme religiose, tra forme artistiche e forme artistiche, tra forme scientifiche e forme scientifiche.
La distinzione avviene, come abbiam detto a proposito dei sistemi filosofici nel campo del pensato, non del pensiero.
Analogamente potremo affermare dell'Arte considerata come espressione dell'entusiasmo, del dolore e del contrasto di essi nell'Artista, poiché il pensiero umano, per la sua libertà, non può esser costretto a camminare sempre sul terreno d'una logica che sarebbe poi una logica formale, e continuamente da questa via è fuorviato dall'intimo contrasto in esso immanente dell'entusiasmo e del dolore.
| |
Religione Storia Storia Religione Arte Scienza Religione Arte Scienza Arte Artista
|