Afferma altresì il mentovato Cinonio, che in altro luogo del Convito si trova: Dunque se esso Adamo fu nobile, tutti siamo nobili, e se lui fu vile, tutti siamo vili. Anche il Bembo nelle Prose il citò in questa guisa; ma ciò avvenne perchè egli si servì dell'impressione del Buonaccorsi, che è errata. Sennonchè noi qui parimente con più fortuna di loro rintracciando il vero, leggiamo: Dunque se esso Adamo fu nobile, tutti siamo nobili, e se esso fu vile, tutti siamo vili; e secondo un'altra lezione; e s'e' fu vile. Con che si vede chiarissimamente che a farlo apposta, quanti esempli riferisce il Cinonio in questo proposito, tanti per colpa delle ree stampe, di cui egli si dovette fidare, sono errati.
Tanto avviene degli esempli, che del Dittamondo cita il P. Bartoli, se riscontro se ne fa ne i manoscritti della celebre libreria di san Lorenzo, della famosa Strozziana, e di qualche persona particolare, che per cosa rara ne possiede; imperciocchè le impressioni di esso non possono essere più deformi e più strane, talchè hanno fatto errare chiunque di esse si è fidato; bastando il detto del cavalier Salviati, che elleno fatte furono nella lingua dello stampatore, il quale fu di quel paese, onde a noi vengono gli spazzacammini e i magnani. Ed invero l'impressore d'una di loro, che io avviso essere stata la migliore, nè pur sapeva scrivere il proprio nome. Laonde non si maravigli il Bartoli del Castelvetro, che immaginava quegli del Ditta-mondo essere errori di stampa, poichè la indovinò. E molto meno stupir si dorrebbe il medesimo, se vivesse, in veggendo, che non per congettura, come fa il Castelvetro, ma a prova, svaniscono insieme le autorità degli altri esempli che egli adduce, siccome io qui a dimostrare mi accingo, per togliere da i nostri maestri l'accennata ingiusta taccia.
| |
Cinonio Convito Adamo Bembo Prose Buonaccorsi Adamo Cinonio Dittamondo Bartoli Lorenzo Strozziana Salviati Bartoli Castelvetro Ditta-mondo Castelvetro
|