Pagina (98/179)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Uno di questi si è molto raro posseduto da un nostro letterato, presso il quale più altri preziosi MSS. si trovano; testo, dissi, molto raro, poichè pregevole è eziandio per la molta diligenza, con cui è scritto. In questo, ed in tre altri codici della libreria Stroziana, segnati 261, 262 e 263, in fogl., non si trova mai la voce Cui nel caso retto, che dice il Cinonio, bensì leggiamo in questa guisa:
      Chi ti potrebbe dir li molti danni,
      Chi ti potrebbe dir la lunga spesa,
      Chi ti potrebbe dir li gravi affanni,
      Ch'allor soffersi per tanta contesa.
      Ma, non contento il Cinonio d'aver portato in mezzo il riferito passo, altro ne allega, similmente del Dittamondo, lib. 5, Cap. 21, dicendo:
      Dimmi cui son costor, s'a mente l'hai;
      ed ivi parimente coglie sbaglio, siccome mi hanno fatto vedere i mentovati testi a penna, che dicono con gran chiarezza:
      Dimmi chi son costor, s'a mente l'hai.
      Io però mi fo a credere che se a questo dotto autore, che fiorì in Sicilia, la Parca indiscreta non avesse troncato sì presto lo stame di sua vita, egli dopo la dimora di Sicilia, ed il viaggio di Germania, dando l'ultima mano al lavoro, avrebbe riscontrato su' manoscritti quanto sulle cattive stampe aveva male assicurato. Ed in fatti non fu già egli che donasse al pubblico l'opera sua, bensì il padre Daniello Bartoli, appellato Ferrante Longobardi, si fu, che con lodevolissima intenzione, mosso dal desiderio di vedere una volta ornata la nostra Italia di quelle regole della lingua toscana, che a lei mancar si vedevano, diede l'Osservazioni del Cinonio alla luce.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lezioni di lingua toscana
di Domenico Maria Manni
Editore Silvestri Milano
1824 pagine 179

   





Stroziana Cinonio Cinonio Dittamondo Sicilia Parca Sicilia Germania Daniello Bartoli Ferrante Longobardi Italia Osservazioni Cinonio