Quindi, per ispiegare in un tempo stesso e del periodo e dei membri, e degl'incisi l'essenza, con un esemplo, a mio giudicio, esprimente, rassembra il periodo ad una mano, della quale ogni dito, che si consideri separatamente da quella, si trova essere un tutto in se stesso perfetto; laddove poi se col risguardo all'intera mano si osservi, altro non è che un membro, ed una picciola parte fra l'altre tutte, che vengono a comporlo. Ponderando attentamente l'esemplo accennato, abbiamo come una facella avanti agli occhi dell'intelletto, la quale ne precede a trovare senza fallo la definizione dei membri, degl'incisi, del periodo tutto. Monsignor Francesco Panigarola, milanese, Vescovo d'Asti, volendo assegnare la definizione dei Membri, nel Comento alla particella terza della prima parte del suo Demetrio, dice, che tutte quelle particelle nella prosa son membri, le quali con un poco di proporzionata lunghezza hanno il suo verbo principale spiegato o implicito, o nel periodo hanno un verbo, il quale, se si levasse l'appicco della dipendenza periodica, sarebbe principale. Demetrio poi definisce l'inciso un Membro piccolo. Si considerino adesso e questi membri, e questi incisi come parti ordinate a comporre il periodo, in quella guisa che le dita e la palma sono ordinate a compor la mano, ed intenderemo l'intenzion di Demetrio, allorchè definisce il periodo un gruppo di membri e d'incisi fra sè stessi intrecciati; e tanti appunto, quanti bastano a spiegare compitamente il nostro concetto.
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