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      L'illustrazione fatta da Gronovio e dal dotto Filippo della Torre [55 ] di siffatte medaglie loro diede luogo a disaminare una conghiettura di Samuele Bochart [56] , la quale molto sapeva di stentato, tendente a sostituire alla derivazione del nome di Sardegna dal padre Sardo quella del nome medesimo da un vocabolo ebraico, dinotante la pedata umana raffigurata dall'isola [57] ; ma tanto era manifesta la debolezza di questa usurpatrice etimologia, che l'irritabile bile del Gronovio dovette commuoversene ed effondere sull'avversario l'acrimonia da cui sono sì frequentemente contrassegnate le sue discussioni. A me basta il novello argomento che da queste medaglie si deve trarre per consolidare le sarde tradizioni sulla venuta di quell'eroe libico.
      Nuovo e maggiore comprovamento della religiosa memoria degli isolani per Sardo si è pure il tempio erettogli nella costa occidentale della Sardegna, del quale rimane la memoria in Tolomeo [58 ] col nome di Sardopatoris fanum. E forse alla creduta di lui discendenza da Ercole ed alla venerazione per tale motivo anche al di lui nome estesa, è dovuta la frequente menzione che se ne incontra sia nell'isola da Tolomeo chiamata d'Ercole [59 ] e nell'altra d'egual denominazione rammentata da Plinio [60] , sia nel porto dello stesso nome situato da Tolomeo nella parte meridionale dell'isola accanto a Nora [61] , sia nell'etimologia dell'antica città di Torres, che da Tolomeo chiamata Turris Bissonis o Libissonis [62 ] e da Plinio Turris Lybisonis [63] , rammenta con greca derivazione il nome di quell'eroe.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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