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      Né ad altro che a questa leggiera allusione tende la fatta menzione del nome di Ercole, ché di buon grado le vote indagini abbandono ai più pazienti [64] .
      E tempo è oramai di chiudere la relazione delle antiche memorie di Sardo padre, osservando che qualunque sia l'incertezza la quale circonda le di lui gesta, troppo è d'altro canto rispettabile il cumulo di durevoli ricordi lasciato dal suo nome nell'isola perché affatto ideale possa presumersi la di lui esistenza. O voglia adunque credersi che l'ignoranza e superstizione de' popoli abbia oscurato ed esaltato l'origine di Sardo, oppure che una stolida millanteria lo abbia fatto arrossire di esser debitore della sua esistenza ad un uomo, non perciò sarà temeraria opinione l'affermare potersi Sardo dire un personaggio reale a malgrado dell'immaginario di lui padre, del pari come Romolo è un eroe storico a dispetto della sua figliuolanza da Marte.
      Nella storia delle colonie sarde non hassi a paventare la scarsità dei nomi illustri. Eccone un nuovo atto a magnificare qualunque nazione, perché di tal nome si gloriano il massimo fra gli antichi popoli e il massimo fra gli antichi poeti. Nel già citato libro di Pausania [65 ] è riferito come molti dei compagni di Enea sbattuti dalle onde, mentre egli vagava sulle acque tirrene, trasportati furono nei lidi di Sardegna, e come, ristorati appena dai dannaggi del mare, afforzaronsi contro agli altri abitanti, stringendo alleanza con le città greche, delle quali non più odioso era loro il nome in sì umile fortuna; quantunque alle bande che già ingrossavano impedito fu il potersi affrontare, perché il fiume Tirso intermedio non poté da alcuna delle squadre esser guadato.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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