Egual racconto ne fa Silio Italico [66] , il quale, togliendo a descrivere la battaglia che duranti le puniche guerre si combatté in Sardegna fra Tito Manlio Torquato ed Amsicora, che capo era degli isolani impazienti del romano giogo, questo duce ne dipinge animato di generoso ardimento e gloriantesi del sangue iliaco che gli scorrea nelle vene. Di eguale origine andavano superbi [67 ] i popoli dell'isola conosciuti ai romani scrittori, e molto più ai romani pretori, col nome di Iliesi, che antichissimi si appellano da Pomponio Mela [68 ] e celeberrimi da Plinio [69] . Ma avendo già sopra accennato il viluppo non facilmente distrigabile delle equivoche denominazioni degli Iolai e degli Iliesi, mi basta l'aver qui riferito i documenti nei quali la tradizione della colonia troiana si appoggia.
A questa colonia, al dir di Pausania [70] , succedette dopo molti anni una novella colonia libica, che sì accanita guerra e sì fortunata ebbe a rompere contro ai Greci ed ai Troiani, abitatori dell'isola, da ridurli allo stremo di doversi inerpicare su per le balze e ciglioni più ardui delle loro montagne, ove rintanati e ripigliato vigore, illustrarono poscia per più secoli il nome iliese con proteggere l'armata loro indipendenza. Che sotto nome di Libici siansi potute da Pausania intendere le prime colonie puniche, le quali da tempi molto remoti dovettero indirizzarsi alla volta della Sardegna, anche prima dell'esteso dominio dei Cartaginesi nell'isola, io non posso affermarlo; ma sibbene crederlo probabile, poiché niun'altra delle nazioni africane avea mezzi superiori per intraprendere quella navigazione e per muovere lontane guerre.
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