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      Nelle fazioni che ne seguirono, Asdrubale, il più prode e il men fortunato di essi, rilevò gravi ferite, e ceduto avendo il governo dell'armata al fratello, morì poco stante con grave corruccio dei Cartaginesi, che rammentavano le sue undici dettature ed i suoi quattro trionfi, e con rinfrancamento d'animo pegli assaliti, i quali con Asdrubale cadute a terra credevano le forze nemiche [97] ; ma di breve durata venne a riescire la fidanza dei Sardi, perché ristoratisi i Cartaginesi dai sofferti scapiti sotto l'antica dominazione, come che a loro malgrado li rimenarono [98] .
      Ed a questa mi pare che abbiano dopo tal tempo dovuto per gran pezza sottostare se non spontanei, almeno quieti, poiché nell'avvicendarsi delle altre guerre dai Cartaginesi rotte nella Sicilia con sinistra sorte, e nel momento il più pericoloso per essi in cui Agatocle, tiranno di Siracusa, per due volte trasferissi a combattere nel continente stesso dell'Africa, minacciando la metropoli davvicino [99] , nissun indizio incontrasi che la Sardegna tentennato abbia nella sua obbedienza; ed anzi dalli apparecchi che Agatocle faceva [100 ] per impedire colla sua flotta le vittuaglie che dalla Sardegna si estraevano per l'Africa, argomento certo si ha della pacifica sommessione dell'isola in quel frangente.
      Nuove sorti frattanto si apprestavano alla Sardegna per una più illustre e più durevole, ma forse non men rigida signoria. I Romani non più popolo terrestre, come li chiamò Floro [101] , aspiravano già a tentar gloriose fazioni anche sulle onde, e colto aveano per rompere la prima guerra punica l'opportunità loro offerta dal soccorso implorato dai Mamertini contro ai Cartaginesi.


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Storia di Sardegna
di Giuseppe Manno
pagine 1187

   





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